Il Kinetografo di Alberini:
in contemporanea ai fratelli Lumière, nell'autunno del 1894 un fotografo impiegato nel reparto fonotecnico dell'Istituto Geografico Militare di Firenze, Filoteo Alberini,
aveva già notato il Kinétoscope di Edison in funzione dentro un negozio di Piazza della Repubblica, che allora aveva la denominazione Piazza Vittorio Emanuele. Al rifiuto
del negoziante di mostrargli il funzionamento dell'apparecchio torna a casa e decide di costruirsi per suo conto un apparecchio per la proiezione di immagini sul grande schermo di sua invenzione.
Alberini non era nuovo a sperimentare novità: si era già guadagnato un riconoscimento per l'invenzione che facilita la riproduzione fotozincografica delle mappe nel campo della cartografia.
In soli due mesi progetta, costruisce e sperimenta il kinetografo. Quindi si reca in Francia per mostrare i progetti ai fratelli Lumière, che ne rimangono impressionati; al rientro in Italia,
però, intoppi burocratici impediscono ad Alberini di brevettare la sua invenzione in tempo per poterla presentare al pubblico: il Ministero dell'Industria e del Commercio rilascerà
il brevetto soltanto nel dicembre 1895, proprio nel momento in cui i fratelli Lumière organizzano le prime proiezioni. Alberini non si dà per vinto e riesce comunque ad aprire una propria
sala cinematograficA, la Sala Reale Cinematografo Lumière, nel 1899, che tuttavia sarà costretto a chiudere già l'anno seguente, quando l'imprenditore Remondini aprì un'altra
sala cinematografica attigua alla sua, il cinema Edison, sempre in Piazza Vittorio Emanuele.
Thomas Edison comprese che la tecnica di proiezione su grande schermo Cinématographe rappresentava il punto d'arrivo del suo Kinétoscope. Il suo assistente più fidato, Laurie Dickson,
passò alla concorrenza. Edison acquistò dall'inventore Francis Jenkins i diritti dell'apparecchio di proiezione brevettato nell'ottobre del 1895 sotto il nome di Phantascope, lo adatta
con l'aiuto dell'ingegnere Thomas Armat e lo chiama Vitascope. Edison potrà quindi proiettare su grande schermo un grande numero di film realizzati con il Kinétographe sin dal 1893.
Charles-Émile Reynaud, dal canto suo, mantiene le proiezioni al Museo Grévin. Riesce ad attrarre circa mezzo milione di spettatori tra il 1892 e il 1900, che all'epoca rappresentava
ancora un grande successo.(Wikipedia) |